Con la successione ereditaria il patrimonio del de cuius viene devoluto ai suoi successori, secondo le rispettive quote di spettanza. Tuttavia, può accadere che, nel corso di una successione mortis causa, il patrimonio ereditario rimanga privo di successori. In questo caso, si parla di “eredità vacante” e la normativa prevede che lo Stato italiano subentri nella titolarità dei beni ereditari.
Indice
ToggleL’acquisizione dell’eredità da parte dello Stato
In via preliminare occorre precisare che la devoluzione dei beni allo Stato (italiano) avviene solo se il defunto è un cittadino italiano.
Inoltre perché lo Stato acquisisca l’eredità occorre accertare la vacanza ereditaria che si può realizzare in una di queste ipotesi:
- mancanza di successibili testamentari o legittimi in vita, entro il 6° grado;
- rinuncia all’eredità da parte dei chiamati successibili;
- dichiarazione di indegnità a succedere dell’unico potenziale erede;
- prescrizione del diritto di accettare l’eredità da parte di tutti i successibili o decadenza.
Perchè l’eredità vacante viene devoluta allo Stato?
L’ipotesi che l’eredità sia devoluta allo Stato viene contemplata come estrema ratio, non solo per supplire alla mancanza di ogni successibile, ma anche per lo sfavore del legislatore verso una successione ereditaria non fondata sul lavoro né sul risparmio e a vantaggio di soggetti non legati al de cuius da stretti rapporti di parentela.
Se da una parte infatti il legislatore ha delimitato la categoria degli eredi legittimi al 6° grado di parentela, per evitare che un parente lontano (e di fatti estraneo alla famiglia del defunto) possa giovare di un arricchimento ingiustificato, dall’altra ha voluto garantire la circolazione dei beni ereditari ed eventualmente anche il pagamento dei debiti ereditari.
Le peculiarità della successione dello Stato
Da un punto di vista prettamente giuridico lo Stato viene qualificato come erede a titolo universale, poiché subentra in tutte le posizioni di cui era titolare il de cuius e non solo limitatamente a determinati beni ereditari.
Da un punto di vista pratico invece, la successione automatica allo Stato dell’eredità vacante presenta delle peculiarità.
Infatti per lo Stato l’acquisto dell’eredità vacante opera di diritto, senza quindi bisogno di accettazione e senza la possibilità che vi possa rinunciare.
E’ quindi esclusa la prescrizione decennale, che mancherebbe di oggetto, non essendovi appunto un diritto dello Stato di accettare l’eredità.
Infine, lo Stato non risponde dei debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni acquistati e, dovendo procedere a soddisfare eventuali creditori e legatari, non esegue pagamenti, ma provvede alla liquidazione dell’eredità nel loro interesse.
Per tale ragione, inoltre, non è prevista l’effettuazione dell’inventario.
COMPILA IL FORM E PARLA CON UN AVVOCATO
Hai bisogno di parlare con un Avvocato esperto in successioni ereditarie?
La differenza tra eredità vacante e giacente
Sebbene siano spesso confusi, eredità vacante ed eredità giacente sono due istituti giuridici differenti.
La giacenza, infatti, a differenza dalla vacanza ereditaria, è una situazione ordinaria che si configura sempre all’apertura della successione e rappresenta quel lasso temporale di pendenza entro il quale i chiamati sono tenuti a dare disposizione circa le loro volontà, a voler accettare o meno l’eredità della cui successione si tratta.
L’eredità giacente presuppone la compresenza dei seguenti presupposti:
- la presenza di un chiamato all’eredità;
- il chiamato non deve aver accettato l’eredità;
- il chiamato non deve essere nel possesso dei beni ereditari e non deve compiere atti che possano far presumere l’accettazione tacita dell’eredità.
Pertanto l’eredità vacante ci pone dinnanzi ad una situazione irreversibile, mentre quella giacente presuppone una situazione transitoria in cui vi sono uno o più chiamati che non hanno accettato l’eredità, sia in modo espresso o tacito, né hanno dichiarato di voler rinunciarvi, ma sono ancora in termini per poter accettare l’eredità e diventare eredi.
Ne discende che nel caso di successiva accettazione entro i termini di legge l’eredità verrà trasferita ai successori, mentre in mancanza di accettazione, non avendo nominato un curatore dell’eredità, l’eredità verrà considerata “vacante” e verrà acquisita dallo Stato.





