Cos’è e come funziona un contratto di convivenza?

Per poter predisporre un contratto di convivenza valido ed efficace è necessario che le parti – entrambe maggiorenni di diverso o dello stesso sesso – siano unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile.

La legge prevede che i conviventi di fatto possano disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune. 

Da ciò si evince che tale accordo di convivenza rappresenti una mera facoltà per le parti.

Tuttavia se ne consiglia la stipula proprio per la precarietà che contraddistingue i legami amorosi. 

Infatti un contratto, a titolo esemplificativo, consentirebbe di prevedere in anticipo a chi assegnare i beni comuni in caso di controversie future.

In ogni caso, trattandosi di un contratto, e quindi ha forza di legge tra le parti, necessita di una scrittura privata autenticata da un notaio o da un avvocato e della relativa trascrizione, entro 10 giorni, nei registri del Comune di residenza della coppia.

In sostanza con il contratto di convivenza le parti rendono ufficiale la propria unione.

Per completezza si evidenzia che la pubblicità dell’unione può essere compiuta anche con una dichiarazione congiunta dei conviventi presso il Comune, che tuttavia non sarà idonea a disciplinare i rapporti di natura prettamente economica.  

Disclaimer

Il presente contenuto costituisce esclusivamente una informativa di massima senza alcuna pretesa di esaustività e non sostituisce, in alcun modo, la consulenza di un Avvocato.

Torna in alto